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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Persian Pop su Spotify

Stavo ascoltando musica su Spotify e dopo qualche canzone la pubblicità (obbligatoria) del programma mi ha fatto scoprire questa fantastica opzione: creare playlist da inserire anche sul tuo blog. Allora, ho deciso di creare questa playlist per voi: http://open.spotify.com/user/1190951536/playlist/0J3D7MGJZ0T7nJShhHtG2h La potete trovare sempre e comunque sulla barra destra. Lo so, lo so, molti mi diranno che è tutto il peggio della musica iraniana, tutto pop, roba vecchia, canzoni stupide, la musica tradizionale è un'altra cosa, bla bla bla... Si, ce l'ho con te Azizam brontolone! Buon divertimento! Non dimenticatevi che potete seguirmi su: Facebook:  https://www.facebook.com/tutfaranghi Twitter:  https://twitter.com/MicTheLinguist e ovviamente commentare qui sul blog.

Proverbi

.دو صد گفته چون نیم کردار نیست کردار = kerdaar, azione نیم = nim, metà گفته = gofte, parola Letteralmente significa, 200 parole non valgono la metà di un’azione. Il significato è abbastanza chiaro: poche parole e più fatti. *********************** .تهی دست رو سیاه است رو سیاه    = rusiyaah, disgrazia/caduto in disgrazia (letteralmente, faccia nera) تهی دست  = tohidast, indigente (letteralmente, mani vuote) Letteralmente, il povero si vergogna.  Questo detto non è molto popolare e il significato è un po' incerto. Probabilmente non si usa più nella lingua di tutti i giorni. *********************** .سیلی نقد به حلوای نسیه است  حلوا = halvaa, budino نسیه = nisiye, in prestito سیلی = sili, schiaffo نقد = naghd, soldi/moneta به = beh, migliore Piccolo inciso. Nesie è il nostro “pagherò” cambiario, che non esiste più nella nostra finanza, ma io lo avevo studiato a economia aziendale alle superiori. Letteralmente

Ciao Salam

Ho avuto un’illuminazione oggi e sono andata a cercare. Questa volta il persiano c’entra poco, ma è comunque interessante. Tutto nasce da una telefonata che Azizam ha fatto alla madre, in cui si sono stranamente salutati in arabo. Il ciao nel medio oriente si dice pace: salam . In arabo è salam aleikum (sempre e comunque al plurale, e significa la pace sia su di voi), in persiano è semplicemente salam, pace appunto. Da qui è nata una curiosità, qual è l’etimologia di salamelecco ? Apro il dizionario: Salamelecco, (ant. salamelecche) [dall’ar. salam alaik, propriam. “pace in te”] s.m. (pl. -cchi)  saluto, ossequio eccessivamente cerimosioso: fare mille salamelecchi. Di parole arabe in italiano ce ne sono tantissime, ma non è il mio campo di studi. Se la pace è il saluto degli arabi e dei persiani, schiavo è il saluto degli italiani.  Perché? Ciao [dal venez. s-ciao “(sono suo) schiavo”] Queste forse erano cose che sapevate già, comunque sia

Ey Iran

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In questi giorni mi sto cimentando in una nuova impresa: imparare almeno la prima parte di Ey Iran. Se volete impressionare gli iraniani dovete cantargli questo inno, che non è mai stato l’inno nazionale dell’Iran, anche se molti pensano il contrario (lo credevo anch’io, lo confesso). Ey Iran è stato composto nel 1944. Le parole sono state scritte da Hossein Gole Golab (matematico e musicista), la musica è stata composta da Ruhollah Khaleqi (musicista folk). Ogni mattina dedico 5 minuti all’apprendimento del testo che vi propongo qui di seguito: ای ایران ای ایران ای مرز پرگهر ای خاکت سرچشمه هنر دور از تو اندیشه بدان پاینده مانی تو جاودان ای دشمن ار تو سنگ خاره‌ای من آهنم جان من فدای خاک پاک میهنم مهر تو چون شد پیشه‌ام دور از تو نیست اندیشه‌ام در راه تو کی ارزشی دارد این جان ما پاینده باد خاک ایران ما سنگ کوهت در و گوهر است خاک دشتت بهتر از زر است مهرت از دل کی برون کنم برگو بی‌مهرِ تو چون کنم تا گردش جهان و دور آسمان به پاست ن